martedì 17 giugno 2014

Lago delle Sorgenti, Spa ad Acqui Terme, ci sono stata e ve lo racconto

Acqui Terme è un posto strano, sospeso tra passato e futuro. In Italia ci sono tante città termali, Abano Terme in Veneto, Salsomaggiore in Emilia, Chianciano in Toscana ecc ecc. La maggior parte di quelle che ho visitato io sono paesi fantasma, costruiti in epoca fascista quando Mussolini voleva gli italiani belli e in salute. Oppure sono paesi che conservano il fasto impolverato degli anni 60, quando l'Asl pagava a tutti le cure termali e calavano dal nord Europa orde di tedeschi con la psoriasi. 

Acqui Terme invece è una bellissima città, che ha costruito il suo discreto carrozzone turistico intorno a un borgo medievale di impronta longobarda, con basilica romanica (quella dell'Addolorata, chiusa quando sono andata io, peccato) e un centro arroccato (non mettete i tacchi).

In paese è tutto pulito, ristrutturato, acciottolato di fresco. Uno dice, e per forza, con tutti i soldi del vino e delle terme. E invece no! La crisi ha colpito anche qui e passeggiando per la via principale ad esempio ho letto su una vetrina uno dei cartelli ai quali ci siamo abituati, quello di un'attività storica che dopo 50 anni chiude e saluta i suoi affezionati clienti. 

Poi ci sono le terme. Che resistono al calo di visite e cercano di reinventarsi, trasformandosi da polo curativo a centro del wellness. Esistono almeno 2 sorgenti: quella in centro, intorno alla quale hanno costruito il Grand Hotel Nuove Terme (all'ora di pranzo sorprendentemente pieno di vecchietti-pensione-completa-più-pacchetto-trattamenti seduti a tavola) e quella dall'altra parte del fiume Bormida, immersa in un parco molto curato con pratino all'inglese e lampioncini ordinati. Qui c'è l'Hotel Regina, molto anni 60, con accesso diretto alle terme, ma chiuso per ristrutturazione da qualche tempo. E c'è anche la spa Lago delle Sorgenti, costruita nel 2011 dove un tempo c'erano le Terme Militari. A fianco al nuovo edificio si trova il rudere di un altro stabilimento termale abbandonato . Sembra una lotta tra il sonnolente declino in cui tutta la città pare addormentata e la corrente del rinnovamento che preme per emergere. 

Tutti gli albergatori del Monferrato se ne sono accorti, e in qualunque hotel soggiornerete troverete una convenzione per un'ingresso ridotto al Lago delle Sorgenti. Anche a Torino molti enti ed aziende hanno stipulato un accordo con la spa. Io, per esempio, sono entrata con un voucher che ho acquistato a 15 euro invece che 45. 

E' una spa diversa da tutte quelle in cui sono stata. Innanzitutto è vera acqua termale benefica, non tanto puzzolente di zolfo ma piena di bromo. Poi mantiene una rigida organizzazione militaresco-ospedaliera che limita leggermente l'esperienza ludica e predispone alle terapie olistiche/musicali che vengono proposte durante il percorso. 

Ci sono solo due turni di ingresso, alle 10 oppure alle 15. Bisogna prenotare per tempo perchè i posti sono limitati. Si entra all'ora esatta, non un minuto prima. A tutti viene fornito un depliant di carta con la descrizione del percorso, un sacco di regole ferree da seguire che francamente mettono un po' di ansia e gli orari dei 3 eventi in cui la squadra muffi&ilpoverodiego è stata inserita. Essendo la spa per natura un luogo pieno d'acqua, il suddetto foglietto di carta è stato conservato con cura reverenziale come se fosse una reliquia paleo cristiana. La sensazione che ho ricevuto io è che se perdi o rendi illeggibile il foglietto sarai perduta per sempre, costretta a vagare in ciabatte e accappatoio per il resto della tua vita nell'inferno dei disorganizzati. 

Ci sono 4 spogliatoi per le donne e 3 per gli uomini. Ogni spogliatoio è grande come una stanzetta, con un'anticamera per specchio e asciugacapelli da hotel a rischio surriscaldamento, e contiene circa 10 armadietti con chiusura elettronica. La serratura si attiva con un pin a 4 cifre scelto dal cliente. Ancora una volta, la sensazione è che se dimentichi il codice del tuo armadietto sarai perduta per sempre, costretta a vagare in ciabatte e accappatoio per il resto della tua vita nell'inferno dei disorganizzati. 

Superate le procedure di accreditamento e vestizione io e #ilpoverodiego ci siamo trovati leggermente in ritardo a seguire il gruppo di circa 25 persone che ascoltava la guida attraverso i vari ambienti della spa. Visto che si tratta di acqua termale di temperatura elevata, le regole impongono di non superare i tempi di trattamento e di alternare momenti di decompressione a quelli di ammollo. Alla fine del giro turistico, temendo di esserci persi qualche avvertimento importante, la squadra muffi&ilpoverodiego più altri due sperduti parimenti accapatoiati abbiamo gentilmente chiesto un supplemento della spiegazione. 

Ok, tutto chiaro, partiamo. 

La prima vasca sembra la più grande del complesso, si chiama Piscina Romana. L'acqua è a 35 gradi, ha due zone idromassaggio e una con la fontanella sparata per la cervicale che io adoro. Il primo appuntamento assegnato dal nostro piano di battaglia prevedeva alle 15.45 una lezione di 15 minuti di Tai-Chi in acqua. Non ho conservato il foglietto di carta perchè alla fine era bello che sbrindellato, ma ho cercato sul sito e credo si chiami Water Qi-Gong. Il terapista ci ha avvicinato alla respirazione meditativa e ha mostrato dei movimenti che noi avremmo dovuto riproporre in acqua. Certo, io sono sempre un po' sorda e non è che l'eco della vasca insieme al rumore dell'acqua mi abbiano tanto facilitato la comprensione, ma è stato comunque originale ed eravamo tutti disciplinatamente impegnati a copiare i movimenti suggeriti. 

La Piscina Romana
Intorno alla vasca nella penombra c'è qualche lettino per il relax, ma la sala dove la squadra muffi&ilpoverodiego si è rifugiata per schiacciare una discreta pennichella è la Cascate del Lago, con 6 lettini imbottini e tre cascate a parete che invogliano alla dormita. Ok, non è proprio insonorizzata e senti il vociare di quelli che passano oltre le cascate, ma la pennichella l'ho sciacchiata, quindi mi sono rilassata. Missione compiuta. 

Abbiamo proseguito lungo il corridoio pulito e luminoso e siamo passati davanti alla vasca esterna non balneabile, il vero e proprio Lago delle Sorgenti, dal quale se ho capito bene trae origine tutta l'acqua termale distribuita nel centro. Molto calda, oltre i 50 gradi, molto vaporosa e leggermente puzzolente. E' bello girarci intorno, inalare i fumi benefici e guardare il fondo fangoso che rende proprio l'idea dell'acqua viva. Poi, voglio dire, piovigginava un po', quindi meraviglioso il freschino dell'aria con il caldo dell'acqua. Top. 

Il Lago delle Sorgenti
La seconda area della spa contiene la Piscina dell'Acqua in Movimento, più luminosa della Piscina Romana perchè si affaccia con delle grandi vetrate sul Lago delle Sorgenti. Tanti idromassaggi e acqua sempre a 35 gradi. Dalla stessa zona si accede al Bagno di Vapore, una grotta molto ampia con cromoterapia e aromaterapia dove alle 17.00 abbiamo assistito al secondo evento previsto dal percorso olistico, le Armonie Ambientali. La temperatura raggiunge i 40 gradi con umidità naturale tra il 70 e il 90% che varia a seconda dell'attività geotermica. C'era qualche lettino in pietra, fichissimo, ma ovviamente è stato subito occupato e quindi ci siamo disposti sulle classiche sedute intorno al muro immersi completamente nella nebbia del vapore. 

La Piscina dell'Acqua in Movimento
Il terapista che ci ha accolto era un grandissimo figo. Voglio che si sappia. Ci ha spiegato il rituale al quale ci avrebbe sottoposto invitandoci, se non ci fossimo sentiti bene a causa del calore e dell'umidità, a uscire da questa porta qui e non da quella lì per non disturbare gli altri ospiti. Inutile dire che io sono stata colta dall'ansia, non ho capito da dove dovevo uscire, ho iniziato a immaginarmi agonizzante in preda ai fumi geotermici incapace di scappare perchè imbarazzata dall'ipotesi di scegliere la porta sbagliata e disturbare i coinquilini della grotta. Ok, capite che sono davvero stressata e ho davvero bisogno di relax. 

Mi sono concentrata sull'esperienza e ho imposto al mio corpo di resistere 15 minuti nel bagno turco per non fare brutte figure. Ansie da psicopatica a parte, ragazze, che figata di roba. Il figo ha iniziato a far vibrare delicatamente delle campane tibetane che aveva appoggiato sul pavimento e il suono echeggiava in tutta la grotta. Poi ha preso una campana e ha iniziato ad aggirarsi tra di noi come una pantera in mezzo alla nebbia della giungla facendoci suonare sta cosa vicino alle orecchie. STUPENDO. Io avevo gli occhi chiusi e sono entrata in meditazione sudoripara. Quando ha finito ci ha consigliato di rovesciarci addosso il classico secchio di acqua fredda e poi di spalmarci addosso un po' di ghiaccio tritato. Io ho fatto tutto, magnifico. Alla fine sono uscita quasi per ultima e si, sono uscita dalla porta sbagliata, e si, il Bronzo di Riace me l'ha fatto notare e mi ha invitato ad uscire dalla porta giusta. Lo sapevo che sarei stata cazziata. 

Dalla Piscina dell'Acqua in Movimento si accede all'area esterna che secondo me è la parte più bella di tutta la spa. 

  • Si trova una sauna finlandese dove #ilpoverodiego ha fatto amicizia con un tedesco e si sono messi a parlare dell'antica tradizione saunistica tedesca e del tempo che non c'è più la mezza stagione.
  • Si trova un camminamento di pietra con deposito di acqua e fanghiglia termale dove io sono ovviamente scivolata facendomi male al ginocchio 
  • Si trova una jacuzzi per 4 persone ma se ci entri in 4 devi essere molto amico l'uno dell'altro (meglio in 2). Si trova una jacuzzi per 6 persone ma se ci entri in 6 devi essere molto amico l'uno dell'altro (meglio in 4). 
  • Alla fine della giornata dentro le suddette jacuzzi si trovano una quantità spaventosa di api e vespe annegate unite a detriti corporei che galleggiano che speri con tutto il cuore si siano tutti riversati dopo che sei uscita tu dall'acqua e che non fossero già dentro mentre ti sollazzavi tra le bolle.
  • Si trova un bar dove ti accreditano le consumazioni su una tesserina magnetica che ti danno all'ingresso. Il sito dice che se vuoi ti portano da bere anche dentro la vasca idromassaggio, ma io e #ilpoverodiego abbiamo avuto un'esperienza negativa. Eravamo seduti fuori su un meraviglioso divanone e abbiamo chiesto che ci portassero un centrifugato e un tè. I baristi si sono rifiutati perchè hanno detto che il pavimento esterno bagnato è scivoloso e loro non volevano portare i bicchieri di vetro fuori. E non compri dei bicchieri biodegradabili per servire le bevande ai tuoi ospiti all'esterno? Mi sono risentita. Non ho bevuto alcun centrifugato nè alcun tè. Mi sono dissetata con i numerosi distributori di acqua presenti nella struttura. Mi è rimasta una voglia di centrifugato che adesso me ne vado a comprare uno. 
La vasca idromassaggio da 6 (meglio 4)

La vasca più bella più bella in assoluto è sempre all'esterno, all'interno di una cisterna di mattoni. si chiama Vulcano delle Sorgenti ed è bollente, vicino ai 50 gradi a seconda dell'attività geotermica. Per raggiungerla devi scendere lungo una scaletta con corrimano, immergerti fino al collo e indossare un cappellino alla cinese che trattiene i fumi termali ad altezza viso. Più stai fermo meno senti il caldo. Piacevolissimo, un momento di vero relax. Solo metà della vasca è balneabile, in modo da conservare il fango naturale sul fondo e mantenere l'acqua estremante limpida. Dopo qualche minuto di puccia, doccia fresca e via! Stupendo. Lo rifarei mille volte. 

Il Vulcano delle Sorgenti

Ultima tappa del mio percorso, alle 18.45 ci aspettavano nella Gong Lounge, una sala con 12 lettini e due enormi gong, uno rappresentava Plutone e l'altro la Luna. Boh, non vi dico che figata. Ad occhi chiusi e stesa lì stai ad ascoltare questo suono che non esiste in natura e che ti fa vibrare tutto il corpo dall'interno. A tratti un po' inquietante, a tratti colonna sonora da figlio dei fiori anni 70, a tratti un viaggio spaziale sulla navicella di Star Trek. #ilpoverodiego si è messo a russare. 

La Gong Lounge
La nostra esperienza si è conclusa così, con il gong che ancora ci risuonava delle orecchie. Non abbiamo fatto i tanti trattamenti benessere disponibili, nè abbiamo visitato il centro fitness. Aggiungo che l'organizzazione militare limita l'affollamento e permette di godersi una giornata di relax senza troppe resse. Saremmo stati circa 50 ospiti e ce la siamo goduta tutta. Consiglio comunque di portare dei teli extra per la doccia e per i capelli perchè la spa fornisce solo ciabattine e asciugamano che si inzuppa abbastanza immediatamente, com'è normale che sia. Portatevi anche il balsamo se vi serve, perchè le docce (molto ampie e pulite) hanno solo un distributore di schiuma & shampo insieme. Non ci sono dispenser di creme idratanti. 

Concludo con le informazioni pratiche che mi piacciono tanto. 
  • Acqui Terme dista 1 ora e 30 circa da Torino. L'autostrada costa 7 euro a tratta + la tangenziale.
  • Ad Acqui abbiamo mangiato uno dei piatti tipici, la farinata. Siamo stati alla Trattoria Mazzini dove la cuociono in un forno con legno di nocciolo e una porzione abbondante costa 6.50 €.
  • Sabato sera abbiamo dormito a Sant'Andrea di Cassine nell'Agriturismo Surì. Ci hanno regalato una SmartBox, ma ho visto che costa circa 70 euro a stanza. Consiglio di chiedere quelle al primo piano. E' in posizione molto comoda per andare ad Acqui, per arrivare al paese si passa da una strada in mezzo alle vigne con vista mozzafiato ma facilmente percorribile anche dalla mia micro macchina scassatella. I gestori sono molto gentili e disponibili, c'è anche il ristorante dove si mangia una onesta cucina casalinga e una bella piscinetta invasa dalle api ma piacevole. Ve lo consiglio! 


Nessun commento:

Posta un commento