martedì 3 giugno 2014

Il mondo è bello perchè è vario, ovvero la mia idea della bellezza (Summer 2014 edition)

Va bene, con questo post mi preparo a spararle grosse. Per chi si fosse perso la puntata precedente, ho deciso di raccogliere la sfida lanciata da [comfort zone] in occasione della Perfect Body Week e raccontarvi la mia idea di bellezza sviluppando questo topic:

ci terremmo che ci raccontassi la tua idea di un “corpo sano e in forma”. La filosofia di [ comfort zone ] è quella di “un duplice approccio: agire dall'interno del corpo per raggiungere la superficie, e parallelamente partire dalla cura del nostro aspetto per migliorare il benessere interno”: insomma una bellezza che viene da dentro verso fuori e viceversa. 


Secondo me si tratta di un argomento più complesso di quanto possa sembrare. Mi ha spinto a riflettere su cosa rappresenti il makeup nella nostra società (per non dire "nel ventunesimo secolo") e perchè sempre più donne ogni giorno e ne diventino appassionate.

Non ho studiato sociologia dei consumi (o forse un esame l'ho dato chisseloricordapiù), ma è innegabile che dietro a fondotinta e rossetto ci siano tutti gli ultimi 50 anni di lotta per l'emancipazione femminile. Chi non si trucca sostiene che il makeup sia uno strumento degli uomini per soggiogare le donne e renderle strumento del loro potere attraverso l'esaltazione della sensualità, mentre chi si trucca rivendica il diritto all'affermazione della propria personalità senza sentire il peso e il limite del desiderio altrui.  

Secondo me a volte il trucco è una scorciatoia per aumentare la fiducia in noi stesse. Da associare alla cara accoppiata "alimentazione sana & movimento regolare", ma più facile e veloce. E soprattutto i risultati di un bel trucco sono visibili immediatamente, non dopo 3 mesi di sudore puzzolente e insalate scondite eeheheheh

L'altro giorno leggevo una ricerca diffusa dal motore di ricerca www.promoqui.it su quali accorgimenti cosmetici adoperino gli italiani per arrivare soddisfatti di sè al momento di mostrar le chiappe chiare al mare. Hanno intervistato 1475 persone, quindi non è che proprio possiamo considerare questa statistica completamente rappresentativa della scena nazionale. Comunque sia, rivela che il il 75% delle donne va dall'estetista, soprattutto per la ceretta, ma anche per trattamenti corpo e viso (dal 14 al 17% del campione). Anche il 28% degli uomini si prepara in qualche modo per l'estate chiedendo aiuto a dei professionisti della bellezza. Il 7% fa a ceretta, il 4% chiede trattamenti corpo e viso. 

Io mi vergogno sempre i primi giorni che vado al mare. Da 33 estati. Sia negli anni in cui sono magra come le mie amiche magre, sia negli anni in cui sembro un involtino al prosciutto imbutinato. Fondamentalmente non capisco perchè se passo tutto l'anno a coprirmi, a fare attenzione al bordo della scollatura e alla lunghezza della gonna, poi vado al mare e devo lecitamente fregarmene del mio pudore per 15 giorni. Io ci tengo al mio pudore. :) Poi tendenzialmente supero la vergogna guardandomi attorno e vedendo che il mondo è bello perchè è vario, che esistono mille tipi di donne e mille tipi di uomini e che sembrano tutti felici anche se non portano la taglia 40 oppure se non hanno 20 anni oppure se non indossano il costume di Fisico della nuova collezione. 

La relatività della bellezza è un concetto che mi sta molto a cuore. Il trucco d'altronde è relativo, a te Ruby Woo sta bene a me no, io mi trucco di fucsia e tu solo di nude, tu sei senza palpebra superiore e io ho gli occhi in fuori come un pesce. Inoltre - come sapete - io mi trucco perchè piace a me, mi diverto a provare colori e tecniche e pazienza se poi le mie amiche mi cazziano perchè sembro una pazza. Vorrà dire che la prossima volta sarò più brava. (però quando vado da Mac che mi vede Shadi faccio sempre attenzione eheheheh) 

Negli ultimi mesi ho visto dei post virali sulla relatività della bellezza che mi hanno colpito e che probabilmente avrete visto anche voi. Li voglio comunque condividere. 

Il primo è il video racconta la storia di Gerdi McKenna, la donna di Johannerbourg al quale è stato diagnosticato un cancro al seno e che per la chemio ha dovuto radersi i capelli. Le sue amiche hanno deciso di organizzare un pomeriggio dal parrucchiere per imitare la sua acconciatura per farla sentire meno sola in un momento di tale crisi personale ed emotiva. Non esiste forse bellezza più vera di quella dell'amore?


La seconda storia è quella raccontata da Taryn Brumfitt con il suo Body Image Movement. Vi linko il trailer del documentario Embrace che spiega il suo progetto. La donna australiana, ex campionessa di bodybuilding, è entrata in crisi quando ha visto il suo corpo cambiare dopo 3 gravidanze. Stava pensando di ricorrere alla chirurgia estetica quando ha avuto un'illuminazione: si è chiesta come avrebbe fatto ad insegnare alle sue figlie ad amare il loro corpo quando lei stessa non ne era in grado. Il suo movimento ora vuole spiegare alle donne di tutto il mondo ad amare sè stesse per quello che sono e ad accettare la propria bellezza. 


Questa per me è la lezione più importante. La bellezza è la felicità. La felicità di andare in palestra una volta ogni tanto e sentirsi in forma anche se la cellulite è rimasta al salda al suo posto. La felicità di fare un trattamento dall'estetista una volta ogni tanto anche se le rughe sono sempre dove le abbiamo lasciate. La felicità di comprarsi un trucco una volta ogni tanto anche se poi non lo sappiamo usare e rimane nel beauty case abbandonato. Anche la felicità di mangiarsi un hamburger con maio e ketchup, oppure di non andare dal parrucchiere perchè magari stiamo mettendo da parte i soldi per andare in vacanza. 

Per finire con un sorriso vi linko questo video che ADORO! Mostra la campagna di swimsuitforall, letteralmente costumidabagnopertutti. Le modelle cicciottelle, tra cui una designer e una blogger, fanno il verso alla copertina di Sports Illustrated Summer 2014 con le solite tre gnocche in acqua e rivendicano il diritto alla bellezza per tutte. W le donne normali!!! 




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