Questo post è dedicato a chi crede che il makeup sia solo una frivolezza, una vanità da signorine nullafacenti. Qui si fanno i soldi, ragazzi, e finalmente un ente economico se ne è accorto e ha presentato uno studio dettagliato.
Il 15% delle famiglie torinesi ha acquistato almeno una volta un cosmetico contraffatto. Il mercato del falso in questo dettore vale il 9,3% della contraffazione in Italia ed è in continua crescita. Questi dati sono stati diffusi dalla Camera di Commercio di Torino nell'ambito di uno studio di settore che sono felice di condividere con voi per avere uno scenario più chiaro del commercio illegale e anche dei rischi che derivano dalla compravendita di prodotti non sicuri.
Il 15% delle famiglie torinesi ha acquistato almeno una volta un cosmetico contraffatto. Il mercato del falso in questo dettore vale il 9,3% della contraffazione in Italia ed è in continua crescita. Questi dati sono stati diffusi dalla Camera di Commercio di Torino nell'ambito di uno studio di settore che sono felice di condividere con voi per avere uno scenario più chiaro del commercio illegale e anche dei rischi che derivano dalla compravendita di prodotti non sicuri.
Un'operazione anti contraffazione della GdF a Torino nell'aprile 2014 |
Ora, voi sapete benissimo che mi capita di comprare
trucchi al mercato, primo tra tutti quello di Santa Rita. Lo faccio perchè
credo nel potere degli stock, sono alla continua ricerca di affari, mi diverte
scovare le occasioni. E' anche vero che la mia è un'abitudine pericolosa, perchè
dietro il prodotto scontato a volte si può nascondere un falso. A parte il
danno economico che portano alle aziende, i cosmetici contraffatti sono un
pericolo per la salute, perchè non possiamo sapere se gli ingredienti siano
stati sottoposti a tutti i controlli sanitari obbligatori, oppure se la merce
sia scaduta. Trucchi a parte, pensate anche ai profumi, che spesso
si trovano a prezzi 10 volte inferiori a quelli di mercato, oppure alle creme per
il corpo e per il viso, agli shampoo, ai dentifrici ecc ecc.
A imperitura memoria delle mie avventure, qui potete
trovare il resoconto dell'ultimo ardito acquisto andato male.
All'interno della Prefettura di Torino, dal 2008 è attivo un Osservatorio
sulla contraffazione che studia il fenomeno del falso insieme alla
Camera di Commercio, che è poi l'ente che tutela la proprietà industriale. I
cosmetici contraffatti violano i diritti di proprietà industriale utilizzando
formule brevettare senza autorizzazione e falsificano i marchi depositati riproducendo
il packaging e i contenitori dei prodotti originali. Inoltre,
contengono solitamente sostanze di scarsa qualità. oltre che possibili agenti
patogeni. Le lavorazioni avvengono in ambienti non a norma,
utilizzando sostanze tossiche non soggette ad alcun controllo sanitario.
In Italia il settore dei cosmetici nel 2013 ha generato
un fatturato di 9,3 miliardi di euro (fonte Centro Studi Cosmetica
Italia), è un mercato che non sembra risentire della crisi e che registra trend
positivi anche nell'export, pari al 34% del totale e in crescita del 12%
rispetto all'anno precedente.
Secondo i dati diffusi a fine settembre dal Censis, il
mercato del falso in Italia ha generato nel 2013 un fatturato da 6,5 miliardi
di euro. Al primo posto degli articoli sequestrati c'è l'abbigliamento, ma i
prodotti di uso quotidiano come i cosmetici rappresentano il 25% del
totale. Gli articoli contraffatti arrivano nell’Unione Europea
principalmente dalla Cina (ma va), mentre Turchia e Hong Kong sono i
principale esportatori di imitazioni di profumi e trucchi.
Secondo i dati IPERICO della Guardia di Finanza e
dell'Agenzia delle Dogane, il Piemonte è solo al 17° posto nella
classifica italiana del valore monetario degli articoli contraffatti sequestrati. Siamo
tra Molise e Trentino, con un valore di 863 mila euro. Al primo posto c'è
il Lazio, all'ultimo la Valle d’Aosta. Qui da noi un terzo
dei prodotti sequestrati sono giocattoli, l'indagine dice che - a
differenza di quanto avviene a livello nazionale - le cifre relative a profumi
o cosmetici contraffatti sono al ribasso, con appena 216 euro di
valore sequestrati.
Discount, mercati rionali e internet vengono
individuati come i luoghi a più elevato rischio di acquisto di cosmetici contraffatti,
mentre praticamente nessuna delle famiglie intervistate utilizza per i prodotti
cosmetici i negozi online, un dato che davvero mi sorprende perchè per noi
appassionate internet è spesso l'unico modo per raggiungere prodotti altrimenti
introvabili!
Solo il 38% degli intervistati ha dichiarato
di prestare attenzione agli ingredienti dei cosmetici, ovvero
all'INCI! La normativa italiana invece prevede molte restrizioni d'uso per
alcune sostanze per garantire la sicurezza dei prodotti cosmetici. Attualmente
sono circa 1400 le sostanze vietate, 250 quelle autorizzate
con limiti e prescrizioni e circa 200 quelle per le quali è imposto
un impiego specifico. La legge impone poi regole per la composizione dei
prodotti, per l’etichettatura e il confezionamento, con la presenza di
informazioni obbligatorie, tra cui lotto di fabbricazione, eventuali istruzioni
o precauzioni d’uso, lista degli ingredienti e durata (PAO).
Giusto per dimostravi quanto noi Piemontesi siamo AVANTI,
concludo dicendovi che la Camera di Commercio di Torino ha pubblicato online
gratuitamente la guida di 50 e pussa pagine "Cosmetici:
più informati, più protetti" che contiene tante informazioni
generiche ma anche un focus interessante su allergeni, parabeni, normativa e
pubblicità ingannevole.
Insomma, io continuerò a cercare le offerte migliori in giro e se mi capiterà comprerò anche al mercato. Però almeno sarò informata dei rischi e avrò degli strumenti in più per sgamare i falsoni. Spero di aver dato qualche consiglio utile anche a voi!
Baci, baci
Mufi
Anche in Friuli Venezia Giulia abbiamo attivato un'iniziativa analoga, che punta soprattutto a far capire ai consumatori l'importanza di leggere le etichette. E sarebbe ora! :)
RispondiEliminaBrava! Diciamolo forte e chiaro! ;)
EliminaBrava! Diciamolo forte e chiaro! ;)
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